sabato 28 febbraio 2015

Mi fido di te #mifidodite cosa sei disposto a perdere


Case di pane, riunioni di rane
vecchie che ballano nelle chadillac
muscoli d'oro, corone d'alloro
canzoni d'amore per bimbi col frack
musica seria, luce che varia
pioggia che cade, vita che scorre
cani randagi, cammelli e re magi
forse fa male eppure mi va

di stare collegato
di vivere d'un fiato
di stendermi sopra al burrone
e di guardare giù
la vertigine non è paura di cadere ma voglia di volare
mi fido di te
mi fido di te
mi fido di te
mi fido di te
io mi fido di te
ehi mi fido di te
cosa sei disposto a perdere

Lampi di luce, al collo una croce
la dea dell'amore si muove nei jeans
culi e catene, assassini per bene
la radio si accende su un pezzo funky
teste fasciate, ferite curate
l'affitto del sole si paga in anticipo prego
arcobaleno, più per meno meno

mi fido di te
mi fido di te
mi fido di te
cosa sei disposto a perdere
mi fido di te
mi fido di te
io mi fido di te
cosa sei disposto a perdere

rabbia stupore la parte l'attore
dottore che sintomi ha la felicità
evoluzione il cielo in prigione
questa non è un'esercitazione
forza e coraggio
la sete il miraggio
la luna nell'altra metà
lupi in agguato
il peggio è passato
 mi fido di te
mi fido di te
mi fido di te
cosa sei disposto a perdere
eh mi fido di te
mi fido di te
mi fido di te
mi fido di te
cosa sei disposto a perdere

certezze incerte

"Di tutto restano tre cose: la certezza che stiamo sempre iniziando, la certezza che abbiamo bisogno di continuare, la certezza che saremo interrotti prima di finire. Pertanto, dobbiamo fare dell'interruzione un nuovo cammino, della caduta un passo di danza, della paura una scala, del sogno un ponte, del bisogno un incontro."
- Fernando Pessoa - 

mercoledì 25 febbraio 2015

Luna a metà

Una bellissima luna a metà. Una metà perfetta, luminosa, l'altra in ombra.
Una dualità tra luce e buio, tra la parte visibile e la parte oscura.
Buona notte sognatori

attimi ...

attimi di vita
attimi di fantasia
attimi da gustare
attimi da assaporare
attimi da non perdere
attimi per perdersi
attimi per sempre

martedì 24 febbraio 2015

Tienimi per mano

Tienimi per mano al tramonto,
quando la luce del giorno si spegne e l’oscurità fa scivolare il suo drappo di stelle
Tienila stretta quando non riesco a viverlo questo mondo imperfetto
Tienimi per mano
portami dove il tempo non esiste
Tienila stretta nel difficile vivere.
Tienimi per mano
nei giorni in cui mi sento disorientata
cantami la canzone delle stelle dolce cantilena di voci respirate
Tienimi la mano, e stringila forte prima che l’insolente fato possa portarmi via da te
Tienimi per mano e non lasciarmi andare… mai…
- Hermann Hesse -

lunedì 23 febbraio 2015

Alda Merini

"C’è un posto nel mondo dove il cuore batte forte, 
dove rimani senza fiato, 
per quanta emozione provi; 
dove il tempo si ferma e non hai più l’età; 
 quel posto è tra le tue braccia in cui non invecchia il cuore, 
mentre la mente non smette mai di sognare… 
Da lì fuggir non potrò poichè la fantasia d’incanto risente il nostro calore e no… 
non permetterò mai ch’io possa rinunciare a chi d’amor mi sa far volare."

- Alda Merini - una poetessa che ha vissuto nella nostra società pur essendo folle. Saper vivere in questa società da diversi non è facile, richiede combattività e passione.

E l'omaggio che le ha dedicato Roberto Vecchioni: 



"perché basta anche un niente per esser felici basta vivere come le cose che dici"

Fabrizio De Andrè - Le passanti





Io dedico questa canzone
ad ogni donna pensata come amore
in un attimo di libertà,
a quella conosciuta appena,
non c'era tempo e valeva la pena
di perderci un secolo in più.

A quella quasi da immaginare,
tanto di fretta l'hai vista passare
dal balcone a un segreto più in là
e ti piace ricordarne il sorriso
che non ti ha fatto e che tu le hai deciso
in un vuoto di felicità.

Alla compagna di viaggio,
i suoi occhi il più bel paesaggio,
fan sembrare più corto il cammino
e magari sei l'unico a capirla
e la fai scendere senza seguirla,
senza averle sfiorato la mano.

A quelle che sono già prese
e che vivendo delle ore deluse
con un uomo ormai troppo cambiato
ti hanno lasciato, inutile pazzia,
vedere il fondo della malinconia
di un avvenire disperato.

Immagini care per qualche istante,
sarete presto una folla distante,
scavalcate da un ricordo più vicino,
per poco che la felicità ritorni,
è molto raro che ci si ricordi
degli episodi del cammino.

Ma se la vita smette di aiutarti
è più difficile dimenticarti
di quelle felicità intraviste,
dei baci che non si è osato dare,
delle occasioni lasciate ad aspettare,
degli occhi mai più rivisti.

Allora nei momenti di solitudine
quando il rimpianto diventa abitudine,
una maniera di viversi insieme,
si piangono le labbra assenti
di tutte le belle passanti
che non siamo riusciti a trattenere.


domenica 22 febbraio 2015

amare o essere amati ... questo è il problema

La cosa più importante nella vita è amare qualcuno. La seconda cosa più importante nella vita è avere qualcuno che ti ami. La terza cosa più importante è che le prime due accadano in contemporanea.
- Howie Schneider -

va beh, se non accadono in esatta e precisa contemporaneità ... almeno la prima cosa più importante, amare qualcuno. 
Dolce notte a tutti voi 

sabato 21 febbraio 2015

Il quadro mai dipinto

"Quando non sei abituato a chiedere a nessuno di restare nella tua vita non è detto che tu non abbia una disperata voglia che qualcuno ci resti. È che forse hai imparato a tue spese che non serve chiedere di rimanere. Chi vuole restare c’è già ancor prima che tu lo trovi e resta senza che glielo chiedi. Sarà per questo che non hai mai imparato a pregare ma hai imparato a ringraziare per il tempo e per l’amore, per chi capisce chi sei, per chi distingue i complimenti dal vero e unico interesse, per quei viaggi che fai senza muoverti e ti ritrovi comunque con chi vuoi ..."

- Massimo Bisotti, Il quadro mai dipinto -

giovedì 19 febbraio 2015

Che cos'è per voi l'amore?

Una grande domanda o una domanda che non ha senso di per sé?
Un bel sondaggio che sta riscuotendo un grande successo:
che cos'è l'amore ditemelo anche voi :)

Il piccolo principe e la volpe



In quel momento apparve la volpe.
"Buon giorno", disse la volpe.
"Buon giorno", rispose gentilmente il piccolo principe, voltandosi: ma non vide nessuno.
"Sono qui", disse la voce, "sotto al melo…."
"Chi sei?" domandò il piccolo principe, " sei molto carino…"
"Sono la volpe", disse la volpe.
" Vieni a giocare con me", disse la volpe, "non sono addomesticata".
"Ah! scusa ", fece il piccolo principe.
Ma dopo un momento di riflessione soggiunse:
" Che cosa vuol dire addomesticare?"
" Non sei di queste parti, tu", disse la volpe" che cosa cerchi?"
" Cerco gli uomini", disse il piccolo principe.
" Che cosa vuol dire addomesticare?"
" Gli uomini" disse la volpe" hanno dei fucili e cacciano. E' molto noioso!
Allevano anche delle galline. E' il loro solo interesse. Tu cerchi le galline?"
"No", disse il piccolo principe. " Cerco degli amici. Che cosa vuol dire addomesticare?"
" E' una cosa da molto dimenticata. Vuol dire creare dei legami…"
" Creare dei legami?"
" Certo", disse la volpe. " Tu, fino ad ora per me, non sei che un ragazzino uguale a centomila ragazzini. E non ho bisogno di te. E neppure tu hai bisogno di me. Io non sono per te che una volpe uguale a centomila volpi. Ma.se tu mi addomestichi, noi avremo bisogno uno dell'altro. Tu sarai per me unico al mondo, e io sarò per te unica al mondo."
" Comincio a capire", disse il piccolo principe. " C'è un fiore…. Credo che mi abbia addomesticato…"
"E' possibile", disse la volpe "capita di tutto sulla terra…"
"Oh! Non è sulla terra", disse il piccolo principe.
La volpe sembrò perplessa:
" Su un altro pianeta?"
" Sì"
" Ci sono dei cacciatori su questo pianeta?"
" No"
" Questo mi interessa! E delle galline?"
" No"
" Non c'è niente di perfetto", sospirò la volpe.
Ma la volpe ritornò alla sua idea:
" La mia vita è monotona. Io do la caccia alle galline, e gli uomini danno la caccia a me .Tutte le galline si assomigliano, e tutti gli uomini si assomigliano. E io mi annoio per ciò. Ma se tu mi addomestichi la mia vita,
sarà come illuminata. Conoscerò il rumore di passi che sarà diverso da tutti gli altri. Gli altri passi mi faranno nascondere sotto terra. Il tuo, mi farà uscire dalla tana, come una musica. E poi, guarda! Vedi, laggiù in
fondo, dei campi di grano? Io non mangio il pane e il grano, per me è inutile. I campi di grano non mi ricordano nulla. E questo è triste! Ma tu hai dei capelli color d'oro. Allora sarà meraviglioso quando mi avrai
addomesticato. Il grano, che è dorato, mi farà pensare a te. E amerò il rumore del vento nel grano…"
La volpe tacque e guardò a lungo il piccolo principe:
" Per favore …..addomesticami", disse.
" Volentieri", rispose il piccolo principe, " ma non ho molto tempo, però.
Ho da scoprire degli amici e da conoscere molte cose".
" Non si conoscono che le cose che si addomesticano", disse la volpe." gli uomini non hanno più tempo per conoscere nulla. Comprano dai mercanti le cose già fatte. Ma siccome non esistono mercanti di amici, gli uomini non hanno più amici. Se tu vuoi un amico addomesticami!"
" Che bisogna fare?" domandò il piccolo principe.
" Bisogna essere molto pazienti", rispose la volpe.
" In principio tu ti sederai un po' lontano da me, così, nell'erba. Io ti guarderò con la coda dell'occhio e tu non dirai nulla. Le parole sono una fonte di malintesi. Ma ogni giorno tu potrai sederti un po' più vicino…."
Il piccolo principe ritornò l'indomani.
" Sarebbe stato meglio ritornare alla stessa ora", disse la volpe.
" Se tu vieni, per esempio, tutti i pomeriggi, alle quattro, dalle tre io comincerò ad essere felice. Col passare dell'ora aumenterà la mia felicità.
Quando saranno le quattro, incomincerò ad agitarmi e ad inquietarmi; scoprirò il prezzo della felicità! Ma se tu vieni non si sa quando, io non saprò mai a che ora prepararmi il cuore… Ci vogliono i riti".
" Che cos'è un rito?" disse il piccolo principe.
" Anche questa è una cosa da tempo dimenticata", disse la volpe.
" E' quello che fa un giorno diverso dagli altri giorni, un'ora dalle altre ore. C'è un rito, per esempio, presso i miei cacciatori. Il giovedì ballano con le ragazze del villaggio. Allora il giovedì è un giorno meraviglioso! Io
mi spingo sino alla vigna. Se i cacciatori ballassero in un giorno qualsiasi i giorni si assomiglierebbero tutti, e non avrei mai vacanza".
Così il piccolo principe addomesticò la volpe.
E quando l'ora della partenza fu vicina:
"Ah!" disse la volpe, "…Piangerò".
" La colpa è tua", disse il piccolo principe, "Io, non ti volevo far del male, ma tu hai voluto che ti addomesticassi…"
" E' vero", disse la volpe.
" Ma piangerai!" disse il piccolo principe.
" E' certo", disse la volpe.
" Ma allora che ci guadagni?"
" Ci guadagno", disse la volpe, " il colore del grano".
soggiunse:
" Va a rivedere le rose. Capirai che la tua è unica al mondo".
"Quando ritornerai a dirmi addio ti regalerò un segreto".
Il piccolo principe se ne andò a rivedere le rose.
"Voi non siete per niente simili alla mia rosa, voi non siete ancora niente" , disse.
" Nessuno vi ha addomesticato e voi non avete addomesticato nessuno. Voi siete come era la mia volpe. Non era che una volpe uguale a centomila altre.
Ma ne ho fatto il mio amico e ne ho fatto per me unica al mondo".
E le rose erano a disagio.
" Voi siete belle, ma siete vuote", disse ancora. " Non si può morire per voi. Certamente, un qualsiasi passante crederebbe che la mia rosa vi rassomigli, ma lei, lei sola, è più importante di tutte voi, perché è lei
che ho innaffiata. Perché è lei che ho messa sotto la campana di vetro, Perché è lei che ho riparato col paravento. Perché su di lei ho ucciso i bruchi (salvo due o tre per le farfalle). Perché è lei che ho ascoltato
lamentarsi o vantarsi, o anche qualche volta tacere. Perché è la mia rosa" E ritornò dalla volpe.
" Addio", disse.
"Addio", disse la volpe. "Ecco il mio segreto. E' molto semplice: non si vede bene che col cuore. L'essenziale è invisibile agli occhi".
" L'essenziale è invisibile agli occhi", ripeté il piccolo principe, per ricordarselo.
" E' il tempo che tu hai perduto per la tua rosa che ha fatto la tua rosa così importante".
"E' il tempo che ho perduto per la mia rosa…" sussurrò il piccolo principe per ricordarselo.
" Gli uomini hanno dimenticato questa verità. Ma tu non la devi dimenticare.
Tu diventi responsabile per sempre di quello che hai addomesticato. Tu sei responsabile della tua rosa…"
" Io sono responsabile della mia rosa…." Ripetè il piccolo principe per ricordarselo.

sguardi

Il problema degli occhi è che parlano anche quando non dovrebbero

Giocare

Bello giocare. Stuzzicarsi. Scoprirsi piano piano. Senza certezze.
Giocare a chiedere, a provare, a misurarsi.
Conoscersi attraverso i piccoli gesti, poche parole.
Attimi, lampi, indizi, ricordi creati dagli sguardi.
Stimoli appena sfiorati, fantasie soddisfatte.
Dolcezza irreale, desiderio viscerale.
Esplorare possibilità. Cambiare prospettiva.

mercoledì 18 febbraio 2015

e l'amore guardò il tempo e rise ...

E l'amore guardò il tempo e rise, perché sapeva di non averne bisogno.
Finse di morire per un giorno, e di rifiorire alla sera, senza leggi da rispettare.
Si addormentò in un angolo di cuore per un tempo che non esisteva.
Fuggì senza allontanarsi, ritornò senza essere partito, il tempo moriva e lui restava ...

- Luigi Pirandello -

#lamiapoesia

Al di là di te ti cerco
Non nel tuo specchio e nella tua scrittura,
nella tua anima nemmeno.
Di là, più oltre.
- Pedro Salinas -

oggi mi ha ispirata neruda

Ognuno ha una favola dentro, che non riesce a leggere da solo.
Ha bisogno di qualcuno che, con la meraviglia e l'incanto negli occhi, la legga e gliela racconti. 

- Pablo Neruda -

martedì 17 febbraio 2015

Buona notte

buona notte a te che mi invadi i pensieri
una dolce notte al tuo sguardo
vengo a farti compagnia nei sogni 
e che ogni raggio di sole accompagni i tuoi sogni alla realtà
li rendiamo reali insieme quei sogni? 

perdersi

mi perdo nei tuoi occhi profondi, e tutte le tue azioni e le tue parole, ogni verità, ogni bugia, muoiono nell'amore che non giudica

preghiera indiana

Amami.
Ma non fermare le mie ali se vorrò volare,
non chiudermi in una gabbia per paura di perdermi,
amami con l’umile certezza del tuo Amore
ed io non andrò via.
E se sarò in un cielo lontano
Ritroverò la strada del tuo pensiero,
e se sarai con me ti insegnerò a volare …

e tu mi insegnerai a restare. 

nuovo blog

ciao a tutti, questo è il mio nuovo blog.
prima scrivevo qui: http://blog.libero.it/Assaporareattimi/